Bardo MuseoKhaled Al AsaadPalmira

La BMTA è riconosciuta quale best practice per l’impegno a favore del dialogo interculturale, non solo attraverso la partecipazione nel Salone Espositivo di circa 20 Paesi Esteri e la presenza annuale di un Paese Ospite Ufficiale, ma anche per dedicare annualmente dal 2015 nell’ambito del programma tre significativi momenti a questo tema:

– l’incontro #pernondimenticare il Museo del Bardo, 18 marzo 2015 con la partecipazione del Direttore Moncef Ben Moussa, a seguito dell’accadimento tanto funesto al Museo di Tunisi, per ricordare che il patrimonio culturale è uno strumento fondamentale per il dialogo fra le culture: ogni cittadino del mondo, al di là di appartenenze religiose o politiche, deve essere consapevole che il patrimonio culturale è un bene comune e rappresentazione di identità nazionale, per cui va difeso da tutti i Paesi che fanno della democrazia il loro baluardo;

– l’attenzione su Palmira con il lancio dell’hashtag #unite4heritage for Palmyrae una serie di incontri sulla distruzione del patrimonio culturale e sulla disintegrazione delle identità con la partecipazione di Fayrouz Asaad Archeologa e figlia di Khaled al-Asaad già Direttore delle Antichità di Palmira, Mounir Bouchenaki Presidente Onorario della BMTA, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria “Sapienza” Università di Roma, Mohamad Saleh Ultimo Direttore per il Turismo di Palmira;

– l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il Premio dedicato alle scoperte più significative dell’anno candidate dai direttori delle testate archeologiche internazionali (Antike Welt – Germania, Archeo – Italia, AiD Archäologie in Deutschland – Germania, Archéologia – Francia, as. Archäologie der Schweiz – Svizzera, Current Archaeology – Regno Unito, Dossiers d’Archéologie – Francia) e intitolato al noto archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale.

La tragedia che insanguina il Vicino Oriente sta mettendo in pericolo l’esistenza, non solo delle persone, uccise o costrette alla fuga e all’esilio, ma anche di patrimoni culturali, che rappresentano allo stesso tempo storia e identità di civiltà.

La Siria è la regione dove si è sviluppata la civiltà urbana e la straordinaria città carovaniera di Palmira, all’interno di un’oasi verdeggiante, è simbolo di incontro di culture.