Mostra e Workshop di Archeologia Virtuale

ArcheoVirtual, in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, da 15 edizioni è il fiore all’occhiello della BMTA.

Ogni anno, dal 2006, la Mostra espone le produzioni più significative nel panorama internazionale delle tecnologie digitali al servizio del patrimonio. ArcheoVirtual ha accompagnato i visitatori lungo il percorso di crescita e affermazione di varie tecnologie (grafica 3D, dispositivi mobile, interazione touch e gestuale, ecc.) attraverso un approccio narrativo alle meraviglie del passato.

ArcheoVirtual affianca alla Mostra l’organizzazione di un Workshop tematico sull’evoluzione delle applicazioni digitali nei Beni Culturali, sulle relative professionalità e sulle forme e le tecniche di narrazione del passato.

Per il 2021, ArcheoVirtual è stata presentata dal CNR ISPC, Digital Heritage Innovation Laboratory, sede di Roma, ed è stata all’insegna delle “Nuove InterAzioni”, intese sia dal punto di vista tecnico che sociale e narrativo. Quasi tutte le applicazioni di questa edizione non richiedono contatto fisico con superfici, a dimostrazione delle varietà di strumenti di interazione touchless, oggi potenzialmente disponibili per i Musei, grazie alle nuove tecnologie e strategie di fruizione collettiva.
Al tempo stesso, abbiamo voluto valorizzare nuove modalità interattive sul piano delle forme di fruizione del patrimonio e del rapporto con le Comunità, presentando alcuni dei più significativi progetti in corso sul tema dell’Heritage Science.

ArcheoVirtual ISPC e1650844871496

____________________________________________________________

Per il 2019, ArcheoVirtual è stata presentata dal Laboratorio di Realtà Virtuale del CNR ISPC (www.ispc.cnr.it) il nuovo grande Istituto del Consiglio Nazionale delle Ricerche dedicato alle Scienze del Patrimonio Culturale e dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.
Il consueto sguardo di ArcheoVirtual all’evoluzione delle applicazioni digitali per i Beni Culturali si è rivolto al rinnovato interesse per le forme di narrazione (tradizionali e multimediali) del passato. Accanto ai crescenti esempi di video narrativi e non interattivi (fiction storica), anche le applicazioni più innovative come la realtà virtuale immersiva, sono in cerca di nuove metafore di narrazione.
ArcheoVirtual si è presentata nel 2019 nella sola veste audiovisuale, con un’area video che ha visto l’alternarsi di prodotti audio-visivi di grande impatto emozionale e un’alta resa grafica.

____________________________________________________________

Per il 2018, ArcheoVirtual è stata presentata dall’ITABC del CNR, Laboratorio di Realtà Virtuale, dalla Direzione Generale dei Musei del Mibac (DG Musei) e dalla BMTA, che hanno lavorato assieme per l’ideazione della Mostra, la selezione dei progetti e l’organizzazione del workshop tematico che da anni affianca questa importante esposizione temporanea.

____________________________________________________________

In occasione del Ventennale, nel 2017, il Jukebox di ArcheoVirtual è stato un cinema interattivo che ha consentito ai visitatori di scegliere e “ascoltare” i 54 migliori ricordi dell’ultimo decennio: dal museo virtuale della Cappella degli Scrovegni di Giotto a quello della Valle del Tevere, il viaggio attraversa i 132 progetti presentati alla mostra tra il 2006 e il 2017.